Con tale termine si comprendono i componenti delle famiglie, per lo più nobili, che hanno governato le città nel regno pontificio. Anche Castelfidardo, che è stata quasi sempre guelfa e quindi sotto la giurisdizione papale, era governata da persone scelte periodicamente tra tali famiglie. Quasi sempre l’incarico si tramandava all’interno della stessa famiglia. Solo con il passare degli anni con il diminuire degli eredi o l’estinzione o trasferimento di qualche famiglia, il numero legale dei componenti veniva a diminuire per cui si doveva ricorrere alle famiglie aggregate cioè si chiedeva la partecipazione al governo della città di elementi appartenenti a famiglie delle città vicine.
Oltre ai nobili potevano far parte dei consiglieri anche qualche elemento delle professioni più importanti come notai, avvocati, dottori…
Nel ripercorrere della storia di queste famiglie, oltre evidentemente al valore prettamente personale delle vicende e personaggi propri delle stesse come nel caso dei LEPRETTI oggetto della suddetta pubblicazione, si scoprono anche molte notizie relative alle stesse città dove sono vissuti i vari personaggi. Le notizie possono riguardare la costruzione di edifici, monumenti o luoghi di culto, eventi, istituzioni o manifestazioni di quei periodi, leggi, regolamenti, usi o costumi approvati dal consiglio stesso, rapporti tra le varie città limitrofe o con il governo centrale come la curia vescovile o il Vaticano stesso, e tante altre interessanti sfaccettature della vita dei tempi trattati nella pubblicazione
Così scrivere sulla FAMIGLIA DI REGGIMENTO dei LEPRETTI ci ha portato a scoprire la loro influenza e tanti particolari sulle città e sulla vita nei luoghi dove sono vissuti: Montolmo (oggi Corridonia), Recanati, Montesanto, CASTELFIDARDO e addirittura interessanti vicende in Argentina e soprattutto in Paraguay dove hanno dimostrato quell’arte di imprenditorialità e autodeterminazione con elevato senso di coraggio, impegno e industriosità tipica del popolo italiano e in particolare dei marchigiani come in questo caso.
Ecco perché riteniamo giusto e utile scrivere e portare alla conoscenza dei cittadini la storia di una delle FAMIGLIE DI REGGIMENTO fidardensi.