Il Salone degli Stemmi
Così chiamato per la presenza di stemmi comunali dei centri che contribuirono all’erezione del monumento commemorativo della battaglia di Castelfidardo completato nel 1912. Al suo interno è conservato un quadro del pittore Gallucci (1867) nel quale è riprodotta fedelmente l’ultima fase della Battaglia. Un tempo questo salone era anche adibito a teatro per pubbliche rappresentazioni.
1867 Giovanni Gallucci – Il quadro della Battaglia di Castelfidardo
Giovanni Gallucci, è nato in Ancona il 1 dicembre del 1815. Il padre Giuseppe è segretario del comune capoluogo, la madre è Marianna Alessandrini. Valente pittore. Giovanetto frequenta a Roma lo studio del Minardi. Ha relazione coll’Howerbek e più stretta amicizia col Consoni e col Bompiani. Si perfeziona quindi a Firenze e a Roma. Nella Sala della Giunta nel palazzo municipale di Ancona si può vedere una copia della parte superiore della Incoronazione di Raffaello, dove il Gallucci sa riflettere lo stile ed il carattere di quel sublime dipinto.
Come Castelfidardo è venuto in possesso di questo pittura? Andiamo allora a leggere una delibera consiliare del 23.11.1869 dove si discute dell’acquisto del quadro. “In seduta del 26 giugno scorso si riferiva al Consiglio intorno alle trattative intraprese con il signor Raffaele Schelini di Ancona per l’acquisto di un quadro rappresentante la Battaglia di Castelfidardo del 18 settembre 1860.
I signori Congregati però non presero sull’oggetto alcuna determinazione, e solo esternavano di non essere lontani di fare tale acquisto, sempreché potesse conoscersi il prezzo che l’Artista chiede. Conseguentemente ordinarono che la proposta fosse mandata all’ordine del giorno e che ne si fosse fatta la riproduzione allorquando a mezzo del sig. Schelini si fosse avuta notizia del prezzo definitivo del quadro in discorso.
Pertanto avendo lo stesso sig. Schelini con foglio 1 ottobre, che si legge, ristretto il prezzo del quadro al Lire 1000 si riproduce la proposta per le opportune determinazioni.
Tenore della proposta, Seduta del 26 giugno 1869. Sono decorsi due anni dacché un tale Raffaele Schelini di Ancona depositava in questo Comune un quadro rappresentante la Battaglia di Castelfidardo del 18 settembre 1860 lavorato dall’artista Gallucci, invitando questo Comune a farne l’acquisto. Siccome per lo passato le pretese dell’artista furono sempre alquanto elevate, non si credé di proporne al Consiglio l’acquisto.
Ora però lo stesso Schelini con foglio del 15 marzo decorso, di cui si da lettura, presenta facilitazioni sul modo di pagamento, e che per private informazioni si è potuto conoscere che sarebbe disposto a limitare di molto il prezzo, se ne presenta proposta al consiglio per le opportune deliberazioni. Niuno domanda la parola. Il signor Presidente domanda al Consiglio a stabilire col voto se in massima creda di acquistare il Quadro cui in proposta. Eseguitasi la votazione per scrutinio segreto risultavano voti favorevoli 8 contrari 4.
Ammessosi dal Consiglio la massima di fare l’acquisto del quadro, il sig. Presidente propone che sia offerto il prezzo di lire 750 da pagarsi in tre rate eguali annuali d’aver principio col 1870. Il sig. Erminio Marcosignori propone il prezzo di lire 600 da pagarsi in due eguali rate annuali d’aver inizio col 1870. Niun altro domanda la parola.
Passa ai voti la proposta del sig.Presidente per scrutinio segreto risultarono voti favorevoli 6 contrari 6. Passa ai voti la proposta del sig.Marcosignori risultarono voti favorevoli 6 contrari 6.
Domanda la parola il sig.Gabriele Moreschi il quale dice: Vista la parità dei voti verificatisi nelle due precedenti votazioni, secondo le quali il Consiglio non avrebbe presa alcuna deliberazione, propongo che il prezzo del quadro si limitato a Lire 500 da pagarsi nel 1870. Il signor Attilio Sciava dichiara di non voler prendere parte alla votazione. Votata la proposta Moreschi per scrutinio segreto viene adottata dal Consiglio con voti 7 contrari 4, rimesso il voto Sciava”.