Le Edicole sacre
L’edicola sacra è una piccola costruzione a forma di tempietto eretta per ornamento e protezione di statue, immagini sacre (figurette) o epigrafi. Nel territorio di Castelfidardo, come in quasi tutti i comuni marchigiani, sono molto diffuse (ne sono state censite almeno 37) e testimoniano una religiosità molto forte in passato, ma viva ancora oggi. Le edicole sacre (dal latino aedes = casa o tempio di dio) derivano da quelle pagane degli antichi Romani che hanno lasciato tracce della loro presenza anche nel nostro territorio. Esse sono generalmente poste a livello degli incroci stradali o in luoghi significativi dal punto di vista religioso e/o civile, come ad esempio quelle ubicate lungo la strada che attraversa S .Rocchetto, Crocette, Campanari e Acquaviva, cioè l’antica strada romana che per tanti secoli ha rappresentato l’unica via disponibile per i pellegrini per raggiungere il santuario di Loreto. Parecchie edicole si trovano in campagna, soprattutto lungo la via Jesina, a testimoniare l’importanza delle immagini sacre per i contadini che si fermavano a pregare in questi luoghi chiedendo protezione per se stessi, per la famiglia, per il bestiame e per un buon raccolto nei campi.
Nelle edicole di Castelfidardo sono rappresentati soprattutto la Madonna, ma anche Gesù bambino in braccio alla madre, Gesù benedicente, Gesù crocifisso e santi come S. Francesco, S. Chiara, S. Maria Goretti, S. Emidio, S. Rita da Cascia. Le edicole di Castelfidardo presentano tre diverse tipologie costruttive legate all’ubicazione: le edicole ricavate in nicchie scavate nei muri delle abitazioni, quelle collocate sugli alberi e quelle che hanno una loro propria costruzione. Il primo tipo è presente soprattutto nel centro abitato, mentre gli altri due tipi sono più frequenti in campagna e nelle zone periferiche. E’ risultato molto difficile, se non impossibile, risalire all’epoca di costruzione delle edicole. Sicuramente la maggior parte è stata realizzata nel ‘900 anche se probabilmente in luoghi occupati da edicole più vecchie; alcune sono state costruite in tempi recentissimi. In generale lo stato di conservazione sembra buono.
(notizie riportate nel volume “Piccoli tesori di un castello” edito nell’A.S. 2003-2004 a cura delle classi I^C e I^E della scuola media dell’Istituto Comprensivo Mazzini di Castelfidardo)
prossimamente saranno
inserite altre edicole
L’edicola in Contrada CONCIA (Valleoscura)
L’edificio in oggetto è posto nel podere nominato fondo di “Barbacesare” (dall’omonimo istituto od ente, lascito del 1546 di Antonio Barbacesare del valore di 50 fiorini), a beneficio della Chiesa.
L’edicola in contrada della Concia (nella diocesi di S. Stefano – Collegiata-),si trova sul ciglio opposto della strada rispetto all’antica fonte appena ristrutturata nella diocesi di S.Agostino, chiamata fonte di Gualdo.
Il sig. Marco Balestra ne è l’attuale affittuario del fondo essendo di sua proprietà solo l’abitazione appena ristrutturata, 30 metri circa più a monte….
L’edicola di Via Iesina
Situata tra Via Concole e Via Albanacci sul lato destro in direzione Loreto.
Edicola di Via Iesina 2
Situata c/o il Mollificio Fioretti di fronte all’imboccatura di Via Campograsso.
Edicola Via Iesina 3
Situata vicino alla Ditta IMAF
Edicola c/o il mulino Polverini
Edicola di Via Marx
Presso proprietà Brandoni
Edicola di Via Marx
Presso proprietà Garofoli
Edicola di Via Sardegna
Edicola di Via dell’Acquedotto
Edicola di Sant’Emidio
(sotto l’arco di Porta Marina)
1741 VIOLENTO TERREMOTO A CASTELFIDARDO. SANT’EMIDIO ELETTO PROTETTORE DELLA COMUNITA’
In quest’anno si ripetono le forti scossa di terremoto in tutta la zona, in particolare ad Osimo e Recanati. Anche Castello non è da meno registrando una scossa violentissima di terremoto e ne soffrono molti fabbricati del paese e del territorio. Il 15 maggio, scosse di terremoto continuano a spaventare il popolo e il Consiglio Comunale fa sospendere il prossimo carnevale e, similmente alla comunità recanatese, annovera tra i protettori del paese anche S. Emidio ritenuto protettore contro i terremoti.
Il 28 ottobre, si vuol fare un ornamento alla reliquia di S. Emidio. Anni più avanti, un quadro di Sant’Emidio verrà posto in un edicola votiva all’interno della porta di ingresso a Castello (Porta Marina). Immagine ancora presente sotto l’arco.
Edicola di Via Rossini
Una delle più antiche edicole alloggiate sulle pareti degli edifici è senz’altro quella che si trova nella casa di fronte alla Tabaccheria Serenelli in Via Rossini ad angolo con la vecchia strada del Purgatorio (detta anche delle Sgogge). Sappiamo infatti che l’edificio era già presente nel Catasto gregoriano della prima metà del XIX secolo.
Purtroppo la vecchia immagine, un crocifisso in legno ricoperto di gesso di fine ‘700 ca. posto forse a ricordo dell’immagine miracolosa ora venerata nella chiesa Collegiata di S. Stefano, è stato sostituito – presumibilmente verso la metà del secolo scorso – durante una delle varie ristrutturazioni cui è stato sottoposto il fabbricato. Durante una ricerca documentale da un privato fortunatamente è stato ritrovato in condizioni quasi d’abbandono ed ora è in attesa di restauro.
Le prime tre foto della galleria sottostante rappresentano l’attuale immagine mentre le successive raffigurano l’immagine originale che oltre all’età ha anche il pregio di essere una delle rare immagini con la faccia di Gesù rivolta a destra mentre nella stragrande maggioranza dei “Crocifissi” la faccia guarda verso sinistra.